composizione
consiglio
regolamento
tesi e tesine
prova
di lingua inglese
commissioni
regolamento
facoltà
regolamento didattico
di ateneo
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA A.A. 2000-2001
Professori Ordinari:
F. Bardelli, R. Benedetti, D. Bini, S. Campanato,
G. Cimatti, F. Colombini, P. Degano, R. Dvornicich,
M. Galbiati, V. Gueorguiev, F. Giannessi, F. Lazzeri,
G. Letta, A. Marino, M.K.V. Murthy, M. Nacinovich, L.
Picasso, M. Pratelli,
M. Salvetti, S. Spagnolo, C. Traverso, V. Villani.
Professori Associati:
F. Acquistapace, P. Acquistapace, A. Berarducci,
F. Broglia, R. Carrara, F. Favilli, F. Fidecaro, F. Gozzi, G. Leoni, P. Lisca, M.A.Mariotti, O. Menchi, P.D. Napolitani, A.M. Nobili,
G. Pocci, C. Silli, P.A. Zanzotto.
Ricercatori:
C. Carminati, I. Del Corso, F. Di
Stefano, E. Fortuna,G. Gaiffi, M. Ghisi, M. Grassi, G. Mastroeni, B.
Meini, A. Tarsia, V.M. Tortorelli,
C. Trimarco, R. Zan.
Rappresentanti degli Studenti:
A. Aricò, G. Fabbri, M.L. Garzone, D. Rossi.
Rappresentanti Personale non Docente:
L. Paoletti, P. Schiffini.
Ferma restando la libertà della Commissione
Giudicatrice garantita dalla legge si conviene che di norma vengano
riportate le seguenti regole:
1. GENERALITÀ
La complessità del lavoro di tesi dovrebbe essere scelta dai relatori in modo tale che il candidato sia in grado di completare la tesi in circa 6 mesi di lavoro a tempo pieno
In generale un buon lavoro compilativo, in cui si evidenzi un intervento autonomo del candidato puòessere ritenuto un buon lavoro di tesi. Eventuali risultati originali possono essere valutati in maniera positiva, ma contribuiscono ad aumentare significativamente il valore della tesi solo quando l'originalità sia comparabile a quella di un articolo pubblicato su riviste con referee.
Anche i risultati sperimentali di elaborazione al computer possono essere valutati in maniera positiva, ma contribuiscono ad aumentare significativamente il valore della tesi solo se inseriti in un contesto applicativo o se sono indirizzati allo sviluppo e all'analisi di nuovi algoritmi o se sono funzionali a confermare o avvalorarecongetture nell'ambito di teorie in fase di sviluppo.
La sperimentazione didattica dovrebbe
essere valutata soprattutto in funzione delle indicazioni sui metodi
didattici che riesce a far emergere.
2. INDICAZIONI SUI PUNTEGGI
Il punteggio di base del candidato
è determinato dalla media aritmetica dei voti degli esami e della
tesina, equiparata ad un esame annuale, dopo aver scartato il voto più
basso (cioè, equiparando tutto a voti di esami
semestrali, i due voti semestrali più bassi).
Le votazioni con lode contribuiscono ad aumentare il punteggio di base nella misura di 1/2 di punto (in centodecimi) per ogni lode relativa ad un esame annuale e di 1/4 di punto per ogni lode relativa ad un esame semestrale fino al massimo di 1,5 punti complessivo.
La commissione di laurea attribuirà al lavoro di tesi un punteggio da aggiungersi a quello di base, secondo il seguente schema di riferimento:
tesi sufficiente
4 punti
tesi discreta
6 punti
tesi buona
8 punti
tesi ottima
10 punti
Il punteggio assegnato alla tesi di
laurea non dovrebbe superare i 10 punti (salvo arrotondamento all'intero
più vicino), tranne il caso in cui la tesi contenga
risultati originali di chiaro livello internazionale. In tal caso il
relatore della tesi deve inviare al presidente della commissione
di laurea una richiesta scritta con almeno 15 giorni
di anticipo sulla data dell'esame di laurea, motivando le ragioni della
richiesta. La commissione di laurea esamineràtale
richiesta e stenderà un breve verbale riguardante la decisione presa.
3. CONTRORELATORE
Un mese prima dell'esame di laurea
il candidato dovrà richiedere l'assegnazione di un controrelatore.
Il controrelatore verrà scelto dal presidente del
consiglio di corso di laurea o da un suo delegato. Il relatore della
tesi può suggerire una rosa di nomi per orientare la scelta.
4. MEMBRI PERMANENTI DELLA COMMISSIONE DI LAUREA
Per il primo anno di applicazione del
presente regolamento 3 docenti saranno nominati membri permanenti
della Commissione di Laurea. La seduta di laurea sarà comunque ritenuta
valida se almeno due membri permanenti saranno presenti alla discussione
delle tesi.
5. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
All'atto della consegna
delle tesi, il candidato deve presentare un riassunto di 1-2 pagine del
suo lavoro. I riassunti di tutti i candidati devono
essere inviati ai membri della commissione di laurea, possibilmente all'atto
della convocazione della commissione stessa.
Il presidente della commissione di laurea è invitato a fornire un calendario dettagliato della discussione delle tesi 48 ore prima della data di convocazione della seduta di laurea.
Il presente regolamento entra
in vigore dalla sessione estiva dell'anno accademico 1996-97.
1) Lo studente presenta una sola tesina su proposta di un relatore. La discussione della tesina prende la forma di un vero e proprio seminario della durata di 40-50 minuti.
2) L'argomento della tesina deve essere di un settore della matematica ben differenziato da quello della tesi.
3) Il livello del seminario non deve essere eccessivamente specialistico in modo da poter esser seguito, oltre che dalla Commissione, da laureandi di Matematica.
4) Lo studente può presentare la tesina se ha sostenuto almeno 13 esami di profitto.
5) È nominata dal C.C.L. una Commissine Tesine che resta in carica un anno accademico ed è composta da 4 docenti (ordinari, associati, incaricati, assistenti, ricercatori) facenti capo al Dipartimento di Matematica, ripartiti per i seguenti quattro gruppi di discipline:
a) Analisi Matematica,
b) Algebra - Geometria,
c) Meccanica Razionale - Fisica Matematica,
d) Matematica Applicata
e integrata dal relatore della tesina.
6) Un breve sunto della tesina, contenente le indicazioni bibliografiche (di norma non superiore a una pagina dattiloscritta) dovrà esser consegnato alla Segreteria Studenti del Corso di Laurea almeno una settimana prima della discussione.
7) Il titolo della tesina deve essere preventivamente approvato dalla Commissione Tesine. A tal fine il candidato deve fornire alla Segreteria Studenti del Corso di Laurea i seguenti dati:
a) Titolo della Tesi e nome del Relatore,
b) Titolo della Tesina e nome del Relatore.
8) La Commissione assegna alla Tesina un voto in trentesimi; se il candidato non raggiunge la sufficenza o ricusa il voto, si presenta a un appello successivo.
9) Gli appelli sono fissati con frequenza mensile indipendentemente dagli appelli di Laurea.
10) È affidato alla Commissione Tesine il
compito di valutare preliminarmente l'adeguatezza della tesina ai
fini proposti; in particolare, valutare il rispetto degli articoli
2 e 3 del presente testo coordinato.
Per quanto riguarda la prova di lingua inglese prevista dal nuovo Statuto il Presidente illustra le proposte avanzate dalla Commissione Didattica. Dopo un'ampia ed approfondita discussione il Consiglio approva il seguente regolamento:
1) L'esame di lingua inglese viene svolto da una Commissione costituita da tre docenti eletti dal Consiglio di corso di laurea tra i docenti del Dipartimento di Matematica. Detta Commissione viene rinnovata annualmente e si riunisce tre volte l'anno.
2) Lo studente può chiedere di sostenere la prova di lingua inglese in un anno qualunque del corso di studi.
3) Il risultato della valutazione dell'esame può essere unicamente: approvato o non approvato; nel secondo caso lo studente dovrà ripetere l'esame.
4) L'esame consiste nella traduzione dalla lingua inglese di un brano preso da un testo di matematica.
5) Nella fase transitoria, che riguarda gli studenti provenienti
dal vecchio ordinamento, la prova di lingue viene svolta
dalla Commissione Tesine contestualmente con la discussione della
tesina stessa.
COMMISSIONE DIDATTICA
DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA
La Commissione Didattica del Corso di Laurea per l'anno accademico in corso è composta dai Professori:
M.K. Venkatesha Murthy
Maurizio Pratelli
Carlo Silli
La Commissione Tesine del Corso di Laurea per l'anno accademico in corso è composta dai Professori:
Francesca Acquistapace
Paolo Acquistapace
Luca Gemignani
Carlo Silli
Il Rettore con Decreto 17 Marzo 1998, n. 01-506 ha approvato il seguente regolamento della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
1.1 - Definizione della facoltà
La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali è la struttura dell'Università di Pisa che persegue lo sviluppo scientifico e professionale delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali attraverso l'organizzazione ed il coordinamento delle attività didattiche, nonché la gestione dei posti di professore e di ricercatore inerenti i seguenti Corsi di Studio:
- Corso di Diploma Universitario in Chimica
- Corso di Diploma Universitario in Metodologie Fisiche
- Corso di Diploma Universitario in Informatica
- Corso di Laurea in Chimica
- Corso di Laurea in Chimica Industriale
- Corso di Laurea in Informatica
- Corso di laurea in Fisica
- Corso di Laurea in Matematica
- Corso di Laurea in Scienze Ambientali
- Corso di Laurea in Scienza dei Materiali
- Corso di Laurea in Scienze Biologiche
- Corso di Laurea in Scienze Geologiche
- Corso di Laurea in Scienze naturali
nonché di tutti i Corsi di Studio che nel futuro
saranno inseriti nello Statuto ed attivati dalla Facoltà stessa.
1.2 - Composizione della Facoltà
La Facoltà
è composta dagli studenti iscritti ai Corsi di Studio di cui al
paragrafo 1.1, dai docenti (professori di prima e seconda fascia,
ricercatori, assistenti del ruolo ad esaurimento) in organico e dal personale
tecnico-amministrativo attribuito alla Facoltà secondo le norme
definite dallo Statuto.
1.3 - Aree Disciplinari
Al fine di poter individuare una ripartizione dei docenti omogenea dal punto di vista disciplinare e culturale, diversa da quella didattica dei CCS, la Facoltà è articolata in Aree Disciplinari (AD), individuate come:
- Area di Chimica
- Area di Fisica
- Area di Informatica
- Area di Matematica
- Area di Scienze Biologiche
- Area di Scienze della Terra
L'Area Disciplinare è
una articolazione organizzativa interna della Facoltà deputata a
raccogliere le istanze, organizzare le attività e proporre gli interventi
atti a perseguire lo sviluppo scientifico nell'ambito dell'area stessa.
La sua attività si esplica tramite rappresentanti eletti negli organi
di Facoltà che ne prevedano la partecipazione e nell'ottica
di uno sviluppo razionale ed equilibrato fra le varie aree presenti in
Facoltà.
Costituiscono l'Area Chimica
i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento
di Chimica e Chimica Industriale;
costituiscono l'Area
di Scienze Biologiche i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono
ai dipartimenti di Scienze Botaniche, di Scienze dell'Uomo e dell'Ambiente,
di Etologia, Ecologia ed Evoluzione, di Fisiologia e Biochimica;
costituiscono l'Area
di Scienze della Terra i docenti, membri della facoltà, che afferiscono
al Dipartimento di Scienze della Terra;
costituiscono l'Area
Fisica i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento
di Fisica;
costituiscono l'Area Informatica
i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento
di Informatica;
costituiscono l'Area Matematica
i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento
di Matematica.
Il Consiglio di
Facoltà delibera, su richiesta degli interessati, l'Area Disciplinare
di afferenza dei docenti, membri della Facoltà, che non rientrano
nelle categorie sopra definite o che intendano afferire ad un'AD diversa
da quella per loro sopra definita.
1.4 - Dipartimenti e Centri Interdipartimentali affini
Sono considerati
"affini " alla Facoltà i sottoelencati Dipartimenti e Centri interdipartimentali
nei quali sono sviluppati settori di ricerca e relativi insegnamenti facenti
capo ai SSD di competenza della Facoltà e/o che forniscono strutture,
servizi e personale per lo svolgimento delle attività didattiche
dei CCS della Facoltà:
Centro interdipartimentale di servizi per la didattica
delle Scienze Biologiche e Naturali "R. Nobili"
Centro interdipartimentale di servizi "Polo Didattico
L. Fibonacci"
Centro interdipartimentale "Museo di Storia Naturale
e del Territorio"
Dipartimento di Chimica
Dipartimento di Etologia, Ecologia ed Evoluzione
Dipartimento di Fisica
Dipartimento di Fisiologia e Biochimica
Dipartimento di Informatica
Dipartimento di Matematica
Dipartimento di Scienze Botaniche
Dipartimento di Scienze dell'Uomo e dell'Ambiente
Dipartimento di Scienze della Terra
Vengono inoltre riconosciute
di interesse della facoltà le seguenti entità museali e scientifiche:
Centro per la conservazione e lo studio degli strumenti
scientifici
Dipartimento di Scienze Archeologiche
Orto Botanico
Museo Botanico
3.1 - Funzioni ed attribuzioni
Il Preside rappresenta la facoltà
ed è membro di diritto del Senato Accademico.
Il Preside ha funzioni di iniziativa
e di promozione nell'ambito della Facoltà ed è garante della
rispondenza degli atti della Facoltà alle leggi dello Stato ed allo
statuto dell'Università di Pisa.
Il Preside esercita le attribuzioni
a lui demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo statuto
dell'Università di Pisa e dai rispettivi regolamenti. In particolare
spetta al Preside:
a - convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà
e dare attuazione alle relative deliberazioni;
b - adottare provvedimenti di urgenza su argomenti di
competenza del Consiglio di Facoltà. I provvedimenti adottati saranno
sottoposti per ratifica al Consiglio di Facoltà nella sua prima
adunanza successiva.
c - assicurare il regolare svolgimento delle attività
didattiche, di norma delegandone l'organizzazione, la sovrintendenza e
la vigilanza ai presidenti dei Consigli di Corso di Studio;
d - dare applicazione ai provvedimenti relativi alle
materie delegate ai CCS;
e - assicurare il funzionamento dei servizi di Facoltà;
f - redigere la relazione annuale sull'andamento delle
attività della Facoltà;
g - nominare, su proposta dei Consigli di Corso
di Studio interessati, le commissioni per il conseguimento dei titoli
accademici;
h - designare, tra i professori di ruolo di prima fascia,
un Vicepreside che lo supplisca in tutte le sue funzioni in caso di impedimento
od assenza.
3.2 - Il Decano
In caso di dimissioni o decadimento, nonché in caso di assenza o impedimento del Preside e del Vicepreside, le funzioni del preside sono svolte dal Decano dei professori di ruolo di prima fascia secondo quanto previsto dall'art. 23.9 dello Statuto.
3.3 - Elezione del Preside
Il Preside è eletto dal
Consiglio di facoltà, a scrutinio segreto, tra i professori di ruolo
di prima fascia della Facoltà in regime di impegno a tempo pieno
la cui candidatura sia stata presentata prima di ogni turno di votazione.
Il Preside è eletto a maggioranza
assoluta degli aventi diritto nella prima votazione ed a maggioranza assoluta
dei votanti nella seconda votazione. Nel caso di mancata elezione si ricorre
al ballottaggio tra i due candidati più votati nella seconda votazione.
Ai sensi dell'art. 23.6 dello Statuto ogni turno di votazione è
valido se vi abbia partecipato almeno la metà più uno degli
aventi diritto. Per procedere all'elezione il Decano convoca una seduta
straordinaria del Consiglio di Facoltà almeno un mese prima della
scadenza del Preside in carica con all'ordine del giorno la presentazione
delle candidature. In tale seduta il Decano nomina la Commissione Elettorale
di tre membri di cui almeno uno professore di ruolo, e indice le votazioni
entro i cinque giorni seguenti.
Terminata la votazione la commissione
procede immediatamente allo spoglio delle schede ed al conteggio dei voti,
ed il Decano comunica i risultati all'assemblea e procede alla proclamazione
dell'eletto. Delle operazioni di voto e dei risultati sarà tenuto
verbale a cura del presidente della Commissione elettorale.
3.4 - Durata della carica
Il Preside dura in carica quattro anni. Egli non può essere eletto per più di due mandati consecutivi.
3.5 - Nomina del Preside e del Vicepreside
Il Preside ed il Vicepreside sono nominati
dal Rettore con proprio decreto.
4.1 - Composizione
Il Consiglio della Facoltà
di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali è composto da:
- tutti i professori di ruolo e fuori ruolo della Facoltà;
- tutti i ricercatori universitari della Facoltà;
- sei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
della Facoltà;
- i rappresentanti degli studenti iscritti alla Facoltà.
La partecipazione al CdF è riservata ai membri del CdF medesimo. Possono partecipare alle sedute del CdF, senza diritto di voto e per quelle parti dell'ordine del giorno non riservate a specifiche componenti, i responsabili tecnici delle strutture didattiche e scientifiche che, con apposita delibera, il CdF riterrà di definire di interesse generale per la Facoltà stessa. Possono altresi' essere invitati esperti e persone informate sui fatti per rendere al CdF relazioni su specifiche questioni, anche esprimendo opinioni.
4.1.1 - I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
Le elezioni per i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo vengono indette dal Preside e sono riservate, come elettorato sia passivo che attivo, al personale tecnico amministrativo in servizio presso le Facoltà e ai membri della categoria attribuiti alla Facoltà dai Consigli di Dipartimento di appartenenza, su motivata proposta degli interessati. Gli eletti durano in carica quattro anni.
4.1.2 - I rappresentanti degli studenti
Il numero dei rappresentanti
degli studenti è dato dalla somma di due addendi con arrotondamento
all'intero più vicino. Il primo addendo è pari al due per
mille del numero degli studenti iscritti alla Facoltà, mentre il
secondo addendo è pari al cinque per cento del numero dei professori
di ruolo. Tale numero viene calcolato ad ogni scadenza elettorale dalla
Segreteria di Facoltà e non è aggiornabile prima della scadenza
successiva. L'elettorato passivo è riservato a tutti gli studenti
della Facoltà.
Le elezioni dei rappresentanti degli
studenti sono indette dal Rettore ed organizzate dall'Ufficio Elettorale
dell'Università di concerto con la Segreteria della Facoltà.
Gli eletti durano in carica due anni.
4.1.3 - Sostituzione dei rappresentanti eletti
In caso di decadimento o dimissioni precedenti la scadenza del mandato di un rappresentante del personale tecnico amministrativo o degli studenti, gli subentrerà il primo dei non eletti nella categoria specifica e nella, eventuale, lista di appartenenza. Qualora ciò non sia possibile e fino a sei mesi prima della naturale scadenza si deve fare ricorso ad elezioni suppletive.
4.2 - Competenze e funzioni
Il CdF esercita tutte le attribuzioni
che gli sono demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo
statuto e dai relativi regolamenti. In particolare, ai sensi dell'art.
24, par. 1, dello Statuto dell'Università di Pisa, al CdF compete:
a) programmare e definire l'utilizzazione delle risorse
umane e materiali di cui la Facoltà dispone;
b) approvare gli ordinamenti dei Corsi di Studio proposti
dai rispettivi Consigli;
c) discutere, programmare e predisporre, sulla base delle
esigenze manifestate dai Consigli di Corso di Studio, le iniziative
opportune per lo sviluppo della Facoltà da presentare al Senato
Accademico in vista della predisposizione dei Piani Pluriennali di Sviluppo
dell'Ateneo di cui all'art. 17 dello Statuto;
d) procedere, in previsione della Programmazione Didattica
Annuale della Facoltà, all'attivazione ed alla disattivazione degli
insegnamenti ed all'espletamento dei relativi bandi ed all'attribuzione
dei compiti didattici ai ricercatori, sulla base delle delibere dei Consigli
di Corso di Studio;
e) procedere alla Programmazione Didattica Annuale della
Facoltà provvedendo, in particolare alla attribuzione degli affidamenti
e delle supplenze, sulla base delle delibere dei Consigli di Corso di Studio;
f) procedere alla richiesta di nuovi posti in organico
di professore di ruolo e di ricercatore tenuto conto delle necessità
espresse dai Consigli di Corso di Studio e dai Consigli di Dipartimento
affini e sentita la Commissione per il Personale;
g) procedere alla destinazione dei posti in organico
di professore di ruolo e di ricercatore;
h) provvedere alla chiamata dei professori di ruolo e
dei ricercatori;
i) approvare la relazione annuale sulla attività
della facoltà predisposta dal Preside;
j) deliberare il regolamento di Facoltà;
k) approvare i regolamenti dei singoli corsi di studio
predisposti dai rispettivi Consigli.
Per le deliberazioni relative agli argomenti di cui alle lettere g) e h), la seduta del CdF è ristretta: ai professori di prima fascia di ruolo e fuori ruolo; ai professori di ruolo e fuori ruolo; ai professori di ruolo, e fuori ruolo ed ai ricercatori quando le destinazioni e le chiamate siano relative rispettivamente ai posti di professore di prima fascia, professori di seconda fascia, ricercatore. Tali deliberazioni devono tener conto di quanto deliberato dal Consiglio di facoltà nella sua interezza relativamente ai punti c) e f).
4.3 Organizzazione dei lavori
4.3.1 - Segretario verbalizzante
Durante le sedute del CdF le funzioni di Segretario verbalizzante sono svolte dal professore di prima fascia presente con la minore anzianità nel ruolo o, a parità di anzianità nel ruolo, dal più giovane d'età.
4.3.2 - Convocazione delle sedute
Le sedute del CdF sono convocate dal
Preside con comunicazione scritta contenente l'ordine del giorno fatta
pervenire a tutti i membri del CdF presso i Dipartimenti di afferenza o,
per i rappresentanti degli studenti, presso le strutture didattiche della
Facoltà, con un anticipo di almeno sei giorni sulla data dell'adunanza,
salvo casi d'urgenza. La documentazione relativa all'ordine del giorno
è a disposizione dei membri del CdF presso la segreteria del Preside.
4.3.3 - Ordine del giorno
L'ordine del giorno di ciascuna seduta viene definito dal Preside sentito il Comitato di presidenza. I membri del CdF possono ottenere l'inserimento in esso di specifici argomenti tramite richiesta scritta firmata da almeno quindici componenti il CdF.
4.3.4 - Calendario delle sedute
Il CdF si riunisce in seduta ordinaria almeno tre volte per ogni anno accademico, secondo un calendario definito dal preside e comunicato ai membri del CdF all'inizio di ogni anno accademico. Eventuali sedute straordinarie potranno essere convocate dal preside, o su propria iniziativa o, entro 20 giorni dalla richiesta, su richiesta motivata ed avanzata da un Consiglio di Corso di Studio o da almeno il 15% dei componenti il CdF.
4.3.5 - Numero legale e validità delle sedute
Per la validità delle
sedute vale quanto previsto dall'art. 49 dello Statuto.
Il numero legale viene verificato all'inizio di ogni
seduta ed ogniqualvolta ciò sia richiesto da uno dei presenti, purché
la richiesta non venga avanzata dopo che il Preside ha dato inizio ad una
votazione.
4.3.6 - Mozione d'ordine
La modifica dell'ordine di trattazione dei punti all'ordine del giorno può essere richiesta in qualsiasi momento da un membro del CdF con una mozione d'ordine che deve essere approvata a maggioranza dei presenti.
4.3.7 - Mancanza del numero legale; sospensione delle sedute
Qualora, durante una seduta del CdF, venga a mancare il numero legale, il preside sospenderà i lavori e riconvocherà il CdF di norma per lo stesso giorno della settimana successiva con all'ordine del giorno tutti i punti che non sono stati discussi. Qualora la seduta debba essere sospesa per motivi diversi dalla mancanza del numero legale, il preside aggiornerà la seduta in data non posteriore al settimo giorno dalla sospensione.
4.3.8. - Validità delle deliberazioni del CdF
Le deliberazioni del CdF riguardanti:
- le destinazioni a concorso od a trasferimento dei posti
di professore di ruolo;
- le chiamate su posti di professore di ruolo;
devono essere adottate con il voto favorevole della maggioranza
assoluta degli aventi diritto al voto.
Tutte le altre deliberazioni del CdF devono essere adottate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del preside.
Il voto sulle deliberazioni sarà
espresso di norma in modo palese.
Se una deliberazione riguarda personalmente
uno dei presenti, questo si assenterà dalla seduta durante la discussione
e la votazione. Di ciò deve rimanere traccia nel verbale.
4.3.9. - Verbalizzazione delle sedute del CdF
Il verbale delle sedute del CdF
è steso dal Segretario verbalizzante. Il verbale riporta in forma
sintetica la discussione relativa ai diversi punti dell'ordine del giorno,
le deliberazioni ed i risultati delle votazioni. I membri del CdF possono
richiedere l'inserimento integrale a verbale dei loro interventi fornendone,
all'atto dell'intervento medesimo, copia scritta al Segretario verbalizzante.
Copie conformi dei verbali definitivi sono consultabili a richiesta dei
membri del CdF presso la Segreteria della Facoltà.
Al fine di rendere più funzionale ed efficiente il CdF, viene costituito un Comitato di Presidenza (CoP) col compito di coordinare le attività del CdF e delle Commissioni di Facoltà, di istruire gli argomenti da discutere nei CCS e nel CdF, di deliberare sugli argomenti delegatigli nei limiti previsti dallo Statuto del CdF, di esprimere parere al Preside sui provvedimenti di urgenza da prendere.
5.1. - Composizione
Il CoP è composto da:
(a) il Preside, che lo presiede;
(b) il Vicepreside;
(c) i Presidenti dei CCS o, in caso di assenza o impedimento,
dai Vicepresidenti;
(d) i Direttori dei Poli Didattici
(e) un professore associato e un ricercatore per ognuna
delle sei aree disciplinari di cui al punto 1.3;
(f) un Direttore (o suo rappresentante, membro della
Facoltà) dei dipartimenti affini per ogni area disciplinare;
(g) un rappresentante del personale tecnico-amministrativo,
e specificatamente quello piùvotato tra i sei rappresentanti eletti
nei CdF;
(h) tre rappresentanti degli studenti, eletti nel proprio
ambito dai rappresentanti degli studenti nel CdF.
5.1.1. - I rappresentanti del personale docente
Per l'elezione dei rappresentanti del
personale docente nel CoP i docenti (professori di ruolo e ricercatori)
membri della facoltà sono raggruppati in sei corpi elettorali separati,
uno per ciascuna area Disciplinare. Ogni elettore può esprimere
un solo voto. Risulteranno eletti per ogni area il professore associato
e il ricercatore più votati. Le elezioni saranno bandite dal preside
entro 30 giorni dalla sua nomina.
Qualora si renda necessaria la sostituzione
di un rappresentante eletto, egli viene sostituito dal primo dei non eletti
nella stessa Area, sempre con la clausola che egli non sia della stessa
categoria dell'altro membro eletto. Non possono essere eletti candidati
che abbiano riportato meno di tre voti; in tale evenienza si procede ad
una nuova votazione nel corso della prima riunione utile del CdF senza
riserve di appartenenza dell'eletto ad una particolare categoria.
5.2. - Competenze
Su delega del CdF al CoP compete:
a) programmare e definire l'utilizzazione delle risorse
umane e materiali di cui la Facoltà dispone;
b) approvare gli ordinamenti dei Corsi di Studio proposti
dai rispettivi Consigli;
c) approvare i regolamenti delle attività didattiche
dei singoli corsi di studio predisposti dai rispettivi Consigli;
d) procedere annualmente alla programmazione didattica
provvedendo in particolare, alla attivazione degli insegnamenti
ed alla attribuzione degli affidamenti e delle supplenze;
e) definire, sulla base delle necessità esposte
dai CCS e dalle proposte dei CdD, i compiti didattici dei ricercatori;
f) promuovere iniziative atte a diffondere e valorizzare
all'interno ed anche all'esterno della Facoltà le risorse culturali
della Facoltà stessa e le ricerche compiute dai suoi
membri, anche attraverso la nomina di apposite commissioni.
Il riesame in Consiglio di Facoltà delle delibere del CoP relative a materie previste dalle deleghe avviene qualora ne faccia richiesta almeno un decimo dei componenti del Consiglio di Facoltà o il 50% dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà.
Al CoP compete inoltre di coadiuvare
il Preside nelle sue mansioni, in particolare:
- tenendo i rapporti con gli altri organi universitari
e con l'Amministrazione;
- istruendo le pratiche di ordinaria amministrazione;
- preparando l'odg di ogni seduta del CdF;
- predisponendo le delibere da sottoporre per l'approvazione
al CdF per quanto riguarda la definizione della programmazione didattica
annuale della Facoltà, sulla base delle delibere dei Consigli dei
CCS e dei pareri dei Dipartimenti affini;
- coordinando i lavori delle Commissioni di Facoltà,
fornendo ad esse i criteri generali per lo svolgimento delle loro
funzioni;
- coordinando e verificando il regolare svolgimento dell'attività
didattica per quanto concerne l'utilizzo delle aule e delle altre strutture
didattiche;
5.3. - Organizzazione dei lavori
5.3.1. - Presidenza delle sedute
Il CoP è presieduto dal
Preside o, in caso di assenza ed impedimento, dal Vicepreside.
5.3.2. - Segretario verbalizzante
Durante le sedute del CoP le funzioni di Segretario verbalizzante sono svolte dal professore di ruolo presente con la minore anzianità nel ruolo o, a parità di anzianità nel ruolo, dal più giovane d'età.
5.3.3. - Convocazione delle sedute
Le sedute del CoP sono convocate dal Preside con comunicazione scritta contenente l'ordine del giorno fatta pervenire con un anticipo di almeno sei giorni sulla data dell'adunanza. La documentazione relativa all'ordine del giorno è a disposizione dei membri del CoP presso la segreteria del Preside.
5.3.4. - Ordine del giorno
L'ordine del giorno di ciascuna seduta viene definito dal Preside. L'inserimento in esso di specifici argomenti può essere ottenuto tramite richiesta scritta firmata da almeno tre membri del CoP o quindici componenti il CdF.
5.3.5 - Validità delle sedute e delle deliberazioni
Il numero legale necessario per la
validità delle sedute del CoP si ottiene sottraendo dal numero totale
dei componenti il numero degli assenti giustificati e quindi calcolando
la metà più uno di tale differenza e comunque non può
essere inferiore al 30%, con arrotondamento in eccesso, dei componenti.
Le deliberazioni del CoP devono essere
adottate con il voto favorevole di almeno due terzi dei presenti.
Il voto sulle deliberazioni sarà espresso in modo palese.
5.3.6. - Verbalizzazione delle sedute del CoP
Il verbale delle sedute del CoP è steso dal Segretario verbalizzante. Il verbale riporta in forma sintetica la discussione relativa ai diversi punti dell'ordine del giorno, le deliberazioni ed i risultati delle votazioni. I membri del CoP possono richiedere l'inserimento integrale a verbale dei loro interventi fornendone copia scritta al Segretario verbalizzante. Copie conformi dei verbali definitivi sono consultabili a richiesta dei membri del CdF presso la segreteria della Facoltà.
Il CdF ed il CoP si avvalgono per il
loro funzionamento di tre Commissioni permanenti nonché di altre
Commissioni temporanee che il CdF od il CoP riterranno di dover istituire.
Tutte le Commissioni hanno il compito di studiare, coordinado e mediando
tra le diverse esigenze, quei problemi che coinvolgano più Corsi
di Studio o più Aree Disciplinari.
Le Commissioni hanno sede presso la
Presidenza della facoltà che provvede a prepararne ed archiviarne
gli atti. Alle riunioni può partecipare, su richiesta del Presidente
della Commissione, un'unità di personale di idonea qualifica in
servizio presso la segreteria della presidenza, designata dal preside,
con funzioni di segratario verbalizzante.
6.1. - La Commissione Didattica
A norma dell'art.26 dello Statuto, presso la Facoltà è istituita una Commissione Didattica con poteri propositivi nei confrontoidel CdF e del CoP.
6.1.1. - Composizione
La Commissione è composta da:
- il Preside che la presiede;
- i Presidenti delle Commissioni Didattiche dei CCS o,
in mancanza, un rappresentante del personale docente eletto da
ciascun CCS;
- un rappresentante degli studenti per ciascun CCS
6.1.2. - Competenze
La Commissione ha il compito
di valutare la funzionalità e l'efficacia delle attività
formative, e l'efficienza dei servizi didattici forniti dalla Facoltà.
La Commissione ha anche il compito
di proporre e coordinare iniziative per l'orientamento degli studenti delle
Scuole medie Superiori alla scelta del CCS universitario.
Alla fine di ogni anno accademico
la Commissione redige una relazione sullo stato della didattica e sul complesso
dei relativi servizi forniti agli studenti. Nella relazione potranno essere
formulate proposte di interventi, predisposte anche sulla base delle carenze
e degli inconvenienti eventualmente riscontrati. La relazione è
oggetto di esame e discussione in uno specifico punto all'odg di una seduta
del CdF, di regola la seconda dell'anno accademico.
6.2. - Le Altre Commissioni
I rappresentanti delle AD nelle Commissioni di Facoltà vengono designati nel corso di un'assemblea del Dipartimento affine all'area cui aderisca il numero maggiore di docenti dell'AD stessa, allargata a tutti i docenti dell'AD.
6.2.1. - La Commissione per il Personale
La Commissione è composta da
due professori di ruolo per ogni Area disciplinare.
La Commissione elegge al suo
interno un Presidente.
I membri docenti della Commissione
sono eletti dalle diverse Aree Disciplinari e restano in carica quattro
anni. I membri della Commissione, qualora siano legittimamente impediti,
possono essere sostituiti nel corso del loro mandato dalle Aree Disciplinari
che li hanno eletti.
La Commissione ha il compito
di definire i criteri per la ripartizione dei posti di personale docente
assegnati alla facoltà. Alla Commissione compete anche la definizione
di criteri relativi alla distribuzione delle risorse per gli affidamenti
didattici, per i professori a contratto, per i viaggi di istruzione e le
lezioni fuori sede.
6.2.2. La Commissione per le Aule, le attrezzature Didattiche e le Biblioteche
La Commissione si occupa dei
problemi generali riguardanti le attrezzature didattiche e le biblioteche
utilizzate dagli studenti della Facoltà.
In particolare la Commissione provvede
a:
- definire i criteri per la ripartizione dei contributi
destinati alle attrezzature didattiche ed alle biblioteche nel bilancio
annuale della Facoltà;
- formulare le proposte per l'applicazione di tali
criteri ai casi specifici;
- studiare i problemi di reperimento ed utilizzazione
delle aule necessarie allo svolgimento delle attività didattiche
della
Facoltà.
La Commissione è composta
da
- due rappresentanti del personale docente designati
da ogni Area Disciplinare
- due rappresentanti degli studenti designati dai rappresentanti
degli studenti nel CdF;
- un rappresentante del personale tecnico-amministrativo
designato dai rappresentanti della categoria nel CdF.
La Commissione elegge al suo interno
un Presidente.
I membri della Commissione eletti
dalle diverse Aree Disciplinari e dai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
restano in carica 4 anni mentre i rappresentanti degli studenti restano
in carica due anni. I membri della Commissione, qualora siano legittimamente
impediti, possono essere sostituiti nel corso del loro mandato dalle Aree
Disciplinari che li hanno designati.
I servizi di Facoltà sono:
- l'Ufficio di Presidenza, con la mansione di assistere
direttamente il Preside nello svolgimento delle sue funzioni, dal medesimo
Preside coordinato ed organizzato;
- la Segreteria, intesa come struttura dotata di personale
ed attrezzature proprie, finalizzate alla gestione amministrativa della
Facoltà, al sostegno dell'operato del CdF, del CoP, dei CCS, e delle
Commissioni, al mantenimento degli archivi della facoltà e dei CCS;
- i locali per riunioni, le aule ed altre strutture didattiche
di cui la Facoltà ritenga opportuno dotarsi in proprio per lo svolgimento
delle sue funzioni specifiche quali le sedute del CdF, le riunioni ed i
convegni scientifici, le lezioni straordinarie, le riunioni delle Commissioni
e del CoP, le procedure elettorali e quant'altro non ricada in quanto previsto
dall'art. 31.3, comma d, dello statuto.
La Facoltà, costituita
in centro di spesa agli effetti del Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità, opera, secondo principi di autonomia
e responsabilità, in base agli strumenti ed ai criteri di gestione
per essa stabiliti dal Regolamento summenzionato.
Il presente Regolamento può
essere modificato con apposita delibera del CdF, approvata a maggioranza
degli aventi diritto.
Le proposte di modifica possono essere
avanzate dal Preside, dal Comitato di Presidenza oppure, per iscritto da
almeno trenta membri del CdF. Le proposte, in quest'ultimo caso, dovranno
pervenire al Preside almeno venti giorni prima della seduta del CdF nel
quale si intende presentarle. Il Preside invierà copia della proposta
di modifica del Regolamento a tutti i membri del CdF insieme alla convocazione
della seduta.
Il membro elettivo di un organo
che ne divenga anche membro di diritto, decade dalla carica elettiva ed
è sostituito con le modalità previste dal presente regolamento
in caso di dimissioni od impedimento.
AD = Area Disciplinare
CCDU= Consiglio di Corso di Diploma Universitario
CCL= Consiglio di Corso di Laurea
CCS= Consiglio di Corso di Studi
CdD= Consiglio di Dipartimento
CDU= Corso di Diploma Universitario
CdF= Consiglio di Facoltà
CdL= Corso di Laurea
CdS= Corso di Studi
CoP= Comitato di Presidenza
odg= ordine del giorno
SSD= Settore Scientifico-disciplinare