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Musica
  Introduzione
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Parte  1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Opere
Introduzione
1. Euclides
2. Sphaerica et parva astronomia
3. Arithmetica et algebra
4. Archimedes
5. Conica
7.  Musica
7. Optica
8. Cosmographia et astronomica quaedam
9. Mechanicae artes
10. Epistulae

Instrumenta Maurolyciana
Introduzione
1. Catalogi
2. Bibliographica
3. Biographica
4. Iconographica
   
F  r  a  n  c  i  s  c  i        M  a  u  r  o  l  y  c  i        O  p  e  r  a        M  a  t  h  e  m  a  t  i  c  a

Musica

4 ott. 2002


A cura di
Tito M. Tonietti


Introduzione

1  Presentazione dell'opera

La Musica contiene la maggior parte degli scritti dedicati da Maurolico all'argomento e conservatici nel manoscritto Paris. Lat. 7462 (A6). Il codice si presenta (cfr. § 6) molto disordinato, anche se è possibile ricostruire una struttura più o meno organica delle parti di cui esso è costituito. Tali parti recano talvolta un titolo (``Musica'', ``Calculus Boetii de Collatione Spaciorum'', ``Scholium super calculum Boetii'', ``Heptachordos Mercurii Lyra'', ``Hexachordum Guidonis'', ``Loci tonorum in lyra septichorda'', ``Regulae contexendi Symphonias'', ``Regula Compositionis'', ``Regula Subtractionis'', ``Species quantitatum rationalium et irrationalium''), talvolta no. Abbiamo scelto di intitolare Musica questa raccolta di scritti anche per l'enfasi grafica con cui a c. 34r di A6 Maurolico intitola la Parte I di questa edizione. Discuteremo dei criteri con cui si è proceduto al riordinamento dei vari scritti nel § 7; osserviamo subito però che la numerazione delle parti --- da I a XIV --- è assente nel manoscritto ed è stata aggiunta editorialmente. Soltanto nella parte II, Maurolico numera 20 proposizioni sul suono e le note consonanti o dissonanti con alcuni corollari.

L'opera contiene la teoria che utilizza le proporzioni numeriche, come 1:2, 2:3, 3:4, per scegliere le note con le quali fare musica. Gli intervalli musicali e le proporzioni relative vengono anche collegati ai movimenti dei pianeti e agli effetti relativi sull'animo umano seguendo la cosiddetta musica delle sfere celesti, come illustrato in numerose figure.

La Musica ha pochi legami con le altre opere di Maurolico. Come spiegato nell'introduzione a questo volume, il suo rapporto più naturale sarebbe stato con l'aritmetica. Le uniche autocitazioni sono sí una all'``Arithmeticorum 2.o'' ed un'altra al ``compendio euclideo'', ma riguardano un argomento poco musicale come le quantità irrazionali e l'estrazione di radice. Maurolico non cita neanche il proprio compendio da Boezio, nonostante i numerosi riferimenti a questo autore. Tale compendio non compare nella Musica, ma nelle Musicae Traditiones, pubblicate nel 1575 a Venezia negli Opuscula Mathematica, a seguito delle vicende raccontate nell'introduzione generale al volume. Il contenuto della Musica --- come viene spiegato nella stessa introduzione --- va infatti considerato in stretta relazione con le Musicae Traditiones, il che può spiegare l'assenza di riferimenti a testi, come il compendio di Boezio che compaiono invece nel testo poi pubblicato a Venezia. Il periodo nel quale Maurolico scrisse i vari testi che compongono la Musica, stando alle date presenti nel manoscritto, si colloca fra il 1566 e il 1569.

2  Tradizione e novità

L'opera si inserisce nella tradizione delle scuole pitagoriche, la quale era stata codificata all'inizio del VI secolo da Severino Boezio. L'altra, diversa, tradizione alla quale la Musica si riferisce è quella di Guido d'Arezzo, che comincia a partire dal XI secolo. Se la prima è soprattutto teorica, la seconda appare legata anche all'insegnamento e alla pratica dei musicisti.

La fonte principale risulta quindi il De institutione musica di Severino Boezio, di cui, come si è qui sopra osservato, Maurolico scrisse un compendio. Di Guido d'Arezzo viene menzionato soprattutto l'icosicordo (insieme all'esacordo). Sembra poco probabile che Maurolico abbia attinto direttamente al Micrologus, perché quella particolare nuova combinazione di note in scala non era stata da Guido chiamata e proposta nello stesso modo. Altri trattati dell'epoca, come quello del Valla1, non contengono l'icosicordo di Guido. Esso non è presente nemmeno negli Elementa musicalia di Jacques Lefèvre d'Étaples (Faber Stapulensis, 1455--1537), che pure costituiscono una delle fonti cui Maurolico attinse, perché l'opera di Le Fèvre d'Étaples viene citata tre volte nella Musica. Per la musica delle sfere, il riferimento citato direttamente è di Cicerone il Somnium Scipionis con cui si conclude il De republica.

Nella tabella che segue si riportano gli autori citati da Maurolico, il luogo della Musica in cui sono citati (parte e paragrafo) e una sommaria descrizione dell'argomento della citazione. Boezio risulta l'autore più citato, 14 volte; Guido d'Arezzo, 11; Lefèvre d'Étaples, 3; Cicerone, 2. Di Lefèvre d'Étaples si citano gli Elementa musicalia, in due casi menzionando con precisione il numero del libro e del paragrafo, in tutti e tre per criticarlo. Boezio viene citato con relativa precisione solo tre volte, due dalla Musica e una dall'Arithmetica. Anche in questi casi, Maurolico esplicita o sottintende critiche. Quando non vuole distinguersi, il più delle volte Maurolico limita il riferimento al solo nome. Questo è il caso di Guido d'Arezzo. Ma forse gli mancava qui anche il testo scritto relativo cui riferirsi e la tradizione gli era arrivata altrimenti. Il riferimento a Pitagora resta legato a un contesto di miti. Infine, né di Tolomeo, né di Aristosseno sono citate le opere2.

Per la maggior parte dei risultati, Maurolico dipende da Boezio, ma non nello stile, essendo il suo particolarmente conciso. Più frequenti appaiono i riferimenti al solo nome dell'autore.

È soprattutto per rimediare ad alcuni errori, come spiegato nell'introduzione generale al volume, che Maurolico introduce alcune novità rispetto alle fonti: la nuova ed elegante dimostrazione per calcolare il numero dei comma nel tono; il miglioramento della diseguaglianza per il diesis e l'apotome; un nuovo simbolismo per il calcolo delle proporzioni musicali.

Come si è qui sopra osservato, in Lefèvre d'Étaples è assente la considerazione che Maurolico dedica a Guido d'Arezzo. Negli Elementa musicalia non si trova nemmeno la corrispondenza insistentemente ripetuta in tante figure tra le note, i pianeti e i modi. Di essa tratta invece Boezio nella Musica, libro I, 27. Qui si trova riportato sia l'ordine che accoppia i pianeti grandi e lontani (come Giove e Saturno) alle note gravi e quelli piccoli e vicini (Mercurio, Luna) alle note acute, sia l'ordine inverso attribuito a Cicerone. Quest'ultimo è quello preferito da Maurolico3.

Le fonti della Musica di Maurolico
Autore Parte e § Argomento
Aristoxenus IX, 12 ha aggiunto altri 4 modi acuti come l'Hyperdorius, ecc.
Boetius I,11 La consonanza è fatta di note diverse
  I,14 Discussione di calcoli di Boezio
  IV,24 Il tono è maggiore di 8 comma e minore di 9
    (lungo calcolo come in Lefèvre d'Étaples)
  V,2 Discussione di calcoli di Boezio
  VI,1 Calcoli per gli intervalli
  VI,2 ''3.o Musicae'': il tono è maggiore di 8 comma e minore di 9
    Il diesis è maggiore di 3 comma e minore di 4
    L'apotome è maggiore di 4 comma e minore di 5
  VI,3 Critica delle differenze uguali, invece delle differenze proporzionali
  VI,5 Il tono è maggiore di 8 comma
  VI,6 Omette di osservare che il diesis deve essere maggiore di 3 comma e 1/2
    e l'apotome minore di 4 comma e 1/2.
  VI,7 Il diesis è minore di 4 comma, l'apotome di 5
  VII,10 È citata criticamente la ``54.a secundi Arithmeticae'' di Boezio
  VII,12 È citata la ``15.a tertii Musicae'' in cui Boezio dimostra
    che il tono è maggiore di 8 comma
  IX,15 Secondo Tolomeo, Boezio fa corrispondere l'Hypomixolydius alla 8.a sfera
  XII,20 Secondo i calcoli di Boezio, il tono è maggiore di 8 comma e minore di 9
Cicero III,2 È citato il Somnium Scipionis in relazione alla corrispondenza
    tra note, pianeti e modi
  III,6 Sostiene che la terra corrsiponde al ``nervus proslambanomenos''
Guido IV,13 Icosicordo
  VIII,1 Icosicordo
  VIII,7 Icosicordo
  VIII,17 Icosicordo
  VIII,26 Esacordo
  VIII,27 Esacordo
  VIII,28 Inventore del nome delle note con le sillabe ut, re, mi, fa sol la.
  VIII,35 Combinazione di esacordi
  VIII,44 Combinazione di esacordi
  VIII,53 Icosicordo
  IX,10 Icosicordo
Lefèvre d'Étaples IV,24 Lungo calcolo per i comma nel tono
  VII,11 È criticato per la sua oscurità nella ``33.a 3.i'' degli Elementa musicalia
  VII,12 È criticato perché asserisce che il tono è maggiore di 7 comma, invece che di 8
    nella ``ultima 2.i Musicae suae'' in cui ``abundat ambagibus et necessariis deficit''
Maurolycus XIV,5 Sono citati l'``Arithmeticorum 2.o'' e il ``Compendium euclideum''
    a proposito dell'estrazione delle radici quadrate
Ptolemaeus IX,12 Ha aggiunto (lui o Aristosseno) altri 4 modi acuti (l'Hyperdorius, ecc.)
  IX,15 Fa corrispondere il modo Hypomixolydius all'8.a sfera
Pythagoras VIII,25 Ha aggiunto l'ottava corda alla lira
  X,13 Ha aggiunto l'ottava corda alla lira
  XI,1 Ha aggiunto l'ottava corda alla lira

3  Contestualizzazione dell'opera

Nell'introduzione generale al volume, si è già spiegato come Maurolico si sia interessato alla musica per tutta la vita e come le date presenti nel manoscritto autografo che viene pubblicato in questo volume, consentano di tratteggiare il contesto biografico e culturale della Musica.

4  Fortuna

La Musica appare piú come una raccolta di carte e studi non destinata direttamente alla pubblicazione o alla diffusione manoscritta. Essa rimase fra le carte degli eredi di Maurolico per confluire poi nella biblioteca di Colbert e di lí nella Bibliotheca Regia di Francia.

Non sembra dunque che sia stata utilizzata da altri. Soltanto le parti in comune con le Musicae Traditiones e qui stampate ebbero impiego nei Collegi della Compagnia di Gesú Gesuiti come risulta dalla Bibliotheca Selecta del Possevino, già ricordata nell'introduzione a questo volume. Esiste tuttavia la possibilità che alcune parti delle Musica siano state viste e studiate da Cristoforo Clavio durante il suo soggiorno messinese del 1574; anche per questo punto rinviamo all'introduzione al volume.

Sembra che Marin Mersenne abbia manifestato interesse per le opere di Maurolico [Moscheo 1988b, pp. 79-80, 83-85, 146-147], ma nella sua Harmonie Universelle4, non compaiono tracce delle carte musicali mauroliciane. È un elemento che induce a supporre che il manoscritto della Musica sia arrivato nella Bibliotheca Regia solo in un'epoca successiva5.

5  Ringraziamenti

Si ringraziano Alessandra Simonini, per aver collaborato alla trascrizione iniziale del manoscritto, e Alessandra La Spina per l'aiuto fornito nella scrittura dell'edizione elettronica.

6  Testimoni

Come già accennato, la Musica è tramandata da un unico testimone autografo: Paris, Bibliothèque Nationale, Lat. 7462 (siglum A6).

Il Par. Lat. 7462 è stato descritto in [Moscheo 1988b, pp. 171-174], ove si trova trascritta la pagina biografica iniziale (pp. 529-530). Poche pagine sono trascritte anche in [Pugliatti 1951].

Il manoscritto appare rilegato in due punti con lo spago. Esso ha dimensioni irregolari: largo in alto 11 cm, in basso 11,5 cm; alto a sinistra 15,7 cm, a destra 16 cm. Cod. Colb 6302. Regius 6596/44. Contiene il timbro rosso della Bibliotheca Regia.

Diamo una sintetica descrizione delle carte:

1r-1v Diario del soggiorno a Castellazzo presso la residenza estiva dei Gesuiti (7 agosto -- 11 settembre 1570).
2r Segnatura 7462.
2v Bianca.
3r Calcoli di grandezze irrazionali, regola per estrarre le radici, datati ``Castellazo 2 settembre 1570''.
3v Proporzioni musicali, riferimento a Boezio.
4r-5v Bianche.
6r Elenco di numeri per capitoli, proposizioni e corollari non ancora identificati. Spiegazione di una tabella con le proporzioni musicali e gli intervalli messi in corrispondenza con i pianeti e i modi della musica greca. Riferimento a Cicerone.
6v-7r Icosicordo di Guido d'Arezzo con una tabella delle note e delle proporzioni numeriche. ``20 novembre 1567''.
7v La carta è datata ``21 giugno 1567'' e si precisa che è stata scritta ``ad instantiam d. Petri Barresi principis et stratego(tis)''. Medie aritmetiche, geometriche e armoniche applicate alle proporzioni musicali. Riferimenti a Boezio e a Lefèvre d'Étaples.
8r-8v Descrizione della lira a sette corde con una tabella di numeri, note e modi musicali in relazione ai pianeti. Un asterisco indica che il discorso prosegue sulla carta 11v.
9r-11v Regole generali corredate di schemi per calcolare le proporzioni ed applicazioni a quelle della musica. In margine alle carte 9v, 10r e 11v calcoli aritmetici. Sulla carta 11v termina il discorso della 8v.
12r Calcolo di Boezio per confrontare l'ampiezza degli intervalli musicali. ``ultimo gennaio 1567''.
12v Commento sopra il calcolo di Boezio. ``6 febbraio 1567''.
13r-14v Compare una soluzione di continuità nell'inchiostro, nella calligrafia e nell'argomento, il quale iniziava altrove. Descrizione dei generi musicali, della lira a sette corde (con una figura), dell'esacordo di Guido d'Arezzo con le note relative e degli intervalli consonanti.
19r-20v La numerazione delle carte salta dal 14v al 19r, ma il discorso continua immediatamente di seguito. Tavola con l'icosicordo di Guido e sua descrizione. Disposizione del compendio. Tabelle di valori temporali per le note. Calcoli a margine. ``17 marzo 1569''.
27r-27v La numerazione delle carte salta nuovamente dalla 20v alla 27r. Calcoli aritmetici.
28r Schemi di proporzioni musicali e calcoli aritmetici.
28v-29r Regole per comporre. Tavola con numeri, note, intervalli musicali, nomi greci per le note e loro etimologia.
29v-30r Elenco numerato di venti proposizioni e alcuni corollari sulla teoria generale del suono e della musica. Il discorso si interrompe su di un asterisco del quale manca il riscontro altrove nel manoscritto. Tuttavia le righe aggiunte in fondo alla 31r stanno in relazione allo stesso discorso. Esse sono riportate infatti all'interno della proposizione 27, pubblicata nel 1575 negli Opuscula Mathematica sotto le Musicae Traditiones a p. 153, le quali contengono il medesimo elenco completo.
30v Discorso sulla cetra di Mercurio. Calcoli aritmetici. Scomposizione di intervalli musicali nella combinazione di apotome e diesis.
31r-33r Consonanze, generi musicali, proporzioni numeriche per gli intervalli, schemi e tavola con i pianeti, numeri, nomi greci per le note. ``30 dicembre 1566''.
33v Correzioni all'edizione del Sicanicarum Rerum Compendium, 1562.
34r-35v Considerazioni generali sul suono e le proporzioni musicali. In margine alla 34v formalizzazione degli intervalli con le lettere dell'alfabeto latino. Due tavole con i pianeti, i numeri, gli intervalli e i modi greci. Effetti di questi ultimi sull'animo umano.
36r Calcoli di grandezze irrazionali. Regola per estrarre le radici. Riferimenti agli Arithmetici e al compendio di Euclide.
36v Tavola dell'ottocordo con i pianeti, i numeri, le note, gli intervalli e i modi greci, descritti secondo i loro effetti sull'animo umano. Timbro rosso della Bibliotheca Regia. Nel margine inferiore: Maroli p.o6.
37r Disegno di un cerchio.
37v-38r Bianche.
38v Tabellina di note.

6.1  Considerazioni particolari

La tavola 2 sta parte in 6v, parte in 7r.

Il testo delle carte 6v e 7r si presenta come singolarmente composito. Di esso è stato rimontato di seguito il discorso principale aggiungendoci le righe presenti in fondo alle carte 6v e 7r.

Al testo della carta 8v è stato aggiunto di seguito, poiché segnalato dal rinvio attraverso asterischi, quello della carta 11v.

Tra le carte 20v e 27r è stato disegnato un monastero riportato nella figura a.

monastero.jpg

Fig. a.

Nella carta 29r un riquadro contiene disegni di lettere riportati nella figura b.

lettere.jpg

Fig. b.

Sullo sfondo delle carte 29v e 30r spiccano disegni di lettere e di animali fantastici riportati nelle figure c e d. Sotto il drago, nella carta 30r, si legge il numero 14231 scritto con inchiostro sbiadito.

drago1.jpg

Fig. c.

drago2.jpg

Fig. d.

Dopo le carte 30r e 30v va segnalata una lacuna perché invece nelle Musicae Traditiones, le quali riportano a stampa le carte 29v e 30r, sono presenti ulteriori paragrafi numerati oltre il 20. Traccia della parte mancante resta comunque in fondo alla carta 31r le cui ultime quattro righe si staccano dal resto del testo per il senso e per la qualità dell'inchiostro. Esse sono state dunque riportate subito di seguito alla carta 30r. Il frammento del resto tratta argomenti contenuti anche nei numeri 25, 26 e 27 delle Musicae Traditiones.

Il calcoli della carta 30v sono inframezzati da lettere e fregi riportati nella figura e.

fregi.jpg

Fig. e.

7  Criteri di edizione

Come si vede dalla precedente descrizione, il manoscritto ci è pervenuto gravato da lacune e disposto in un ordine a dir poco casuale. Mancano fogli sicuramente:

1) per completare l'elenco dopo il numero 20 alla carta 30r,

2) per iniziare il discorso alla carta 13r.

Tali carte erano certo state riempite da Maurolico e sono andate perdute, a causa delle vicende subite dai suoi scritti, prima di venir rilegate nel Par. Lat. 7462.

Altre lacune si possono inoltre percepire rispetto alle intenzioni manifestate da Maurolico al momento di progettare gli scritti sulla musica. Nel manoscritto Par. Lat. 7471 (A13), il quale porta la data 6 maggio 1567, all'interno di uno schema culturale generale con ambizioni universali (l'Index rerum tractandarum), compare, sotto la voce ``In sextum libellum'', una sezione dedicata alla musica, come già si è accennato nell'introduzione al volume:

De Musicae subiecto. De sono, voce et modulatu.

De primis vocum intervallis et proportionibus.

De tono, diesi et apotome et eorum proporzionibus.

Speculatio super consonantiis.

Comma esse diesis et apotomes differentiam.

Tonum esse minorem quam 9 commata maiorem quam 8.

Diesim esse minorem 4 maiorem vero 3 commatibus.

Apotomen minorem 5 maiorem 4 commatibus.

Scholium supercalculum Boetii unde constabit.

diesim excedere 3 commata et dimidium.

Apotomen autem maiorem 4.or commatibus et dimidio.

De Icosichordo Guidonis.

De octo modis modulatuum, quos vocant tonos.

De genere diatonico, chromatico et harmonico.

Regulae contexendi Symphonias.

De cithara. Compendium praxis musicae.

Tuttavia, tale progetto venne in seguito modificato nel modo seguente, come risulta dalle carte 19r--20v del manoscritto, datate 17 marzo 1569:

Theoria musices proportiones. 30

Octochordis Lyra cum suo preambulo.

Icosichordum Guidonis cum sua expositione.

Modorum proprietates.

Instrumentorum authores

Cantus praeceptiones.

Systematum calculus.

Notularum proportio.

Si può quindi verificare quali argomenti di tali elenchi ci siano pervenuti. Alcuni si identificano facilmente all'interno del manoscritto. Tuttavia per ciò che riguarda gli argomenti relativi a:

Dictae chitarae Mercurii. Instrumenta secundum sonorum proportiones construi debere. De organis, tibiis, monochordis, harpichordis instrumentis. De cithara. Compendium praxis musicae

presenti nel progetto del 1567, ovvero quelli relativi agli ``Instrumentorum authores'' del progetto del 1569 restano nel manoscritto solo le poche e insufficienti righe della carta 30v. Invece nelle Musicae traditiones del 1575 a essi è dedicata l'intera pagina 159. Inoltre, della ``Notularum proportio'', prevista nel 1569, rimane come unica scarsa traccia lo schema presente nella carta 20v. Per contro, nulla di tutto ciò è rintracciabile nelle Musicae Traditiones.

Le lacune nel testo e negli argomenti appena descritte sembrano indicare che il manoscritto sia stato ridotto nello stato attuale da vicende le quali hanno bisogno di chiarimenti ulteriori, come già spiegato nell'Introduzione generale al volume7. Inoltre la stessa numerazione delle carte presenta altre lacune. Essa infatti non va d'accordo con lo scorrere del testo. Quando il testo si interrompe la numerazione continua senza lacune: 30r, 30v, 31r. Quando il testo rivela una lacuna, perché alla frase nella prima riga della carta mancano le parole iniziali, la numerazione passa con continuità dall'una all'altra: 12v, 13r. Talvolta, al contrario, il discorso prosegue con continuità da una carta all'altra, ma ora è la numerazione a saltare da 14v a 19r, da 20v a 27r. Qui il salto è addirittura sigillato da un disegno a cavallo delle due carte. Il conto di 36 fogli attribuito nel catalogo Colbert alla segnatura 6302, poi 74628, non corrisponde agli attuali fogli numerati fino al 38. Nel salto da 14v a 19r e da 20v a 27r Maurolico deve aver scritto su fogli già numerati in quel modo. Quindi il manoscritto appare oggi rilegato in una successione molto disordinata la quale dipende dagli eventuali rifacimenti, dalle vicende che lo hanno portato a Parigi, nonché dalla sorte subita in quelle biblioteche. Dipende quindi troppo poco dalle intenzioni originali di Maurolico. Per questo nell'edizione non si è potuto seguire la numerazione delle carte come si presenta oggi nel manoscritto Par. Lat. 7462, perché ne sarebbe risultato un testo senza ordine, quasi illeggibile, con salti di ogni genere nel senso e negli argomenti.

Si sono invece utilizzati altri criteri, cercando di utilizzare le indicazioni presenti nel manoscritto stesso e il progetto del 1567 dell'Index rerum tractandarum. Infatti il manoscritto, nonostante la confusione delle sue carte, è grosso modo suddiviso in argomenti distinti. L'edizione che qui presentiamo è stata suddivisa in parti, utilizzando, come schema di fondo, l'ordine degli argomenti elencati nei progetti del 1567 e del 1569.

Si è seguito inoltre, quando possibile, l'ordine delle date nelle quali Maurolico ha scritto alcune parti. Infatti su alcune carte le ha lasciate indicate ed esse vanno dal 30 dicembre 1566 al 2 settembre 1570. Va notato come tali diversi criteri non siano però risultati in contrasto gli uni con gli altri, ma si siano armonizzati facilmente. Il che sembra indicare che l'ordien cronologico di stesura abbia seguito essenzailmente quello dei progetti.

Come risultato, inatteso, ottenuto attraverso la procedura seguita per l'edizione, va segnalato che ora sulla prima pagina, la quale è tuttavia la carta 34r, spicca il titolo MUSICA, evidenziato in lettere maiuscole e accuratamente tracciate nel manoscritto. È stato naturale quindi sceglierlo come titolo per l'edizione. Come risultato generale, abbiamo in tal modo anche potuto rendere il testo meglio leggibile e maggiormente concatenato negli argomenti. Gli inevitabili interventi del curatore resisi ancora necessari qua e là sono stati comunque ridotti al minimo.

Le carte del manoscritto sono state riordinate secondo la tabella posta al termine di questo paragrafo. Nella prima colonna si legge la numerazione esistente nel manoscritto, nella seconda gli argomenti relativi secondo i progetti del 1567 e del 1569 come elencati sopra, nella terza le date rimaste; nella quarta abbiamo elencato alcuni titoli, incipit o frasi notevoli i quali ci hanno aiutato nella scelta perché mettono in luce certe concatenazioni nel contesto della scoperta. Ad esempio, Maurolico prima parla a c. 33r dell'eccessiva lunghezza del calcolo di Boezio, per scoprire poi l'errore di Boezio a c. 12r, evitandolo infine con una sua dimostrazione originale a c. 12v. Similmente, a cc. 6v e 7r Maurolico disegna una complessa e alquanto pasticciata tabella con certe proporzioni numeriche per la scala delle note musicali (Tab. 6). Poiché in essa comparivano termini frazionari, scriveva per quale numero moltiplicarli se si fossero voluti ridurre a interi. Nella figura di c. 19r tutti i termini diventano poi interi.

In vari punti del mss. Maurolico (cc. 27r, 27v, 28r, 30v, 10r) spinto dal problema tradizionale di dividere (o meno) il tono in due semitoni uguali (cioè di trovare la media proporzionale fra 9 e 8, radice di 72) affronta il problema dell'estrazione di radici quadrate. A cc.36r e 3r classifica grandezze irrazionali.

Sono state escluse dall'edizione le carte 1r e 1v, le quali contengono il diario di Castellazzo, e la carta 33v la quale contiene le correzioni al volume sulla storia della Sicilia. È stato anche escluso dalla carta 6r l'elenco dei numeri, i quali si riferiscono a capitoli e a proposizioni contenute in altri testi, perché non è stato possibile identificarli. È inoltre quasi sicuro che non si tratti di testi musicali poiché sono articolati in proposizioni e corollari.

n. carta progetti 1567 e 1569 date commenti
34r [I] De Musicae subiecto. De sono, voce et modulatu (67)   titolo MUSICA
34v De primis vocum intervallis et proportionibus (67)    
35r De tono, diesi et apotome et eorum proportionibus (67)    
35v      
29v [II] Theoria musices proportiones 30 (69)   Sonus fit ex ...
30r     31r integrare con ed. 1575
6r [III]   Septem planetae Tab. 1
31r [IV] Speculatio super consonantiis (67)   ... musicarum consonantiae
31v      
32r      
32v Comma esse diesis et apotomes differentiam    
  Tonum esse minorem quam 9 commata maiorem quam 8    
  Diesim esse minorem 4 maiorem vero 3 commatibus    
  Apotomen minorem 5 maiorem 4 commatibus (67)    
33r   30.12.66 ex longo ... calculo
3v [V]   Ex calculo Boetii
12r [VI] 31.1.67 Calculus Boetii
12v Scholium super calculum Boetii unde constabit 6.2.67 (10v) dimostrazione
  diesim excedere 3 commata et dimidium.   senza calcoli
  Apotomen autem maiorem 4..or commatibus et dimidio (67)   lunghi
    6.5.67 data del progetto contenuto in A13
7v [VII] 21.6.67 Medietas
6v [VIII] De Icosichordo Guidonis (67) 20.11.67 numeri frazionari
7r   20.11.67 Hoc est Icosichordum
38v     note guidoniane
13r Octochordis Lyra cum suo preambulo (69)    
13v Icosichordum Guidonis cum sua expositione (69)   Mercurii Lyra
14r     Hexachordum Guidonis
14v      
19r     fig. 16 numeri interi
19v      
20r      
20v Ordo Compendii (69) 17.3.69 esclusa fig. 38
27r      
27v     9.r72.8
28r      
8r [IX] De octo modis modulatuum, quos vocant tonos (67)   Loci tonorum
8v De genere diatonico, chromatico et harmonico (67)   11v
36v Modorum proprietates (69)   Octochordum Musicae
      Maroli p..o
28v [X] Regulae contexendi Symphonias (67)   Regulae ...
29r Cantus praeceptiones (69)   Lyra Mercurii
30v [XI] Instrumentorum authores (69)   Dictae chitarae Mercurii
  Instrumenta secundum sonorum proportiones construi debere   integrare con ed. 1575
  De organis, tibiis, monochordis, harpichordis instrumentis.    
  De cithara. Compendium praxis musicae (67)    
9r [XII] Systematum calculus (69)   Regula Compositionis
9v      
10r      
10v      
11r      
11v      
20v [XIII] Notularum proportio (69)   fig. 38
36r [XIV]   Species ... irrationalium
3r   2.9.70 Species ... irrationalium
37r     cerchio


8  Fonti

Boetius Arith. = De institutione arithmetica libri duo, edidit Godofredus Friedlein, Lipsiae in aedibus B.G. Teubneri, 1867.

Boetius Musica = De institutione musica libri quinque, edidit Godofredus Friedlein, Lipsiae in aedibus B.G. Teubneri, 1867.

Cicero Somnium = M.T. Ciceronis De philosophia ... Scipionis somnium, quod sex de re publica libri superest, Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae Asulani soceri, 1523.

Faber Arith. = Jordanii Nemorarii Clarissimi viri Elementa Arithmetica cum demonstrationibus Jacobi Fabri Stapulensis ad Joannem de Ganay senatorem Parisiensem. [1496]

Faber Musica = Jacobi Fabri Stapulensis Elementa Musicalia ad clarissimum virum Nicolaum de Haqueville inquisitorium presidentem. [1496]

Guido Musica = Guidonis Aretini Opuscula de musica: Micrologus Guidonis De disciplina artis musicae; Guidonis versus de musicae explanatione; Aliae Guidonis regulae de ignotu cantu; Epistola Guidonis a Michaeli Monacho De ignotu cantu, in Scriptores ecclesiastici de musica sacra potissimum a Martino Gerberto in silva nigra abbate, tomus II, Georg Olms Verlagsbuchhandlung, Hildesheim, 1963.


1 Giorgio Valla, De expetendis, et fugiendis rebus opus, Venezia, 1501.

2 Aristosseno, Elementa Harmonica, Rosetta Da Rios (a cura di), Roma, Istituto poligrafico dello stato, 1954; Claudio Tolomeo, Harmonicorum libri tres, Johannes Wallis (cur.), Oxford, 1682.

3 T.Tonietti, Sulla Musica di Francesco Maurolico, in corso di pubblicazione in ``Physis''.

4 M.Mersenne, Harmonie Universelle contenant la theorie et la pratique de la musique, Paris, Sebastien Cramoisy, 1636.

5 Sull'influenza di Maurolico sulle teorie musicali del Cinquecento, cfr. T.Tonietti, Sulla Musica di Francesco Maurolico, cit.

6 [Moscheo 1988b, pp. 475-476].

7 T.Tonietti, Sulla Musica di Francesco Maurolico, cit.

8 [Moscheo 1988b, p. 462.]

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